TALKIN DRUM
paolo primus - voice
umberto de marchi - piano
massimo marino - accordeon
loris deval - guitar
carlo castellina - bass
vincenzo sparacio - percussion
alberto occhiena - drums
TALKIN DRUM BIO :
Iniziano le danze nella primavera del 2001. Umbe e Rino si incontrano una sera come tante per suonare insieme qualche pezzo di Marley, piano jazz e fisa calabra. Presto si uniscono ai due amici Carlo e Devis con basso e chitarra, e per completare la sezione ritmica si pensa ai tamburi di Alberto. Davanti ad una birra Umbe ci mette poco a convincere Paolo a tornare a cantare e così il gruppo è presto fatto. Dopo alcune prove saliamo per la prima volta sul palco;per divertirci, per far ballare gli amici con i nostri arrangiamenti delle canzoni dei Modena City Ramblers, di Fabrizio De Andrè e Bob. Ad ogni concerto gli amici che ballano in levare insieme ai Talkin sono sempre di più e nel frattempo alla formazione iniziale si aggiunge Vinx e Lollo sostituisce Devis alla chitarra. Dopo tanta birra e numerosi concerti in giro per locali e feste l’esigenza di scrivere qualcosa di nostro per iniziare a far suonare il “tamburo parlante” con le nostre mani diventa sempre più forte. Umbe porta in saletta le idee per il primo pezzo inedito e di lì a poco ci ritroviamo in studio per registrare un sample di tre brani. Nasce così il progetto “Il Jolly Matto”, un intero album di inediti registrati fra la Suoneria di Settimo Torinese e gli studi di Luca Cesari e di Sem Cigna (CantineAcustiche). È proprio nel momento in cui ci troviamo fra le mani musiche e testi solo nostri che comincia a prendere forma lo “stile Talkin” di cui il Jolly è punto d’arrivo e di inizio.
Il Jolly Matto :
Il Jolly Matto è un progetto non progettato, una “carta matta” pescata per caso
dove si incontrano ritmi reggae, tarantelle del sud Italia, folk “mediterraneo” e sonorità jazz. Le 10 canzoni che compongono l’album sono il punto di partenza di un progetto comune a sette musicisti, sette ragazzi, semplicemente sette amici con poco o pochissimo in comune approdati assieme alla musica in levare, punto di riferimento, poi vera passione, equidistante da ognuno. Diverse le collaborazioni che hanno arricchito il sound di alcuni brani a partire dal suono ruvido del legno e delle corde degli “Architorti” (Oriana), passando dai tamburelli salentini de “La Paranza del Geco” (La Taranta e Il Jolly Matto) per arrivare alle sonorità balcaniche dei “Mishkalè” (Il Jolly Matto).